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Tacchinardi svaluta il passato bianconero? Marotta mette Dybala sul mercato?

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Recentemente Alessio Tacchinardi alle telecamere Mediaset di “Premium Sport Diretta Champions” si è espresso (più o meno) così sul Napoli: <Non ho mai incontrato da allenatore e da calciatore una squadra forte come quella allenata da Sarri>.

Ora, da trainer, date le esperienze nel calcio giovanile e, in prima squadra esclusivamente alla Pergolettese ci siamo e la tesi fila. Al massimo, smessi i panni da bravo opinionista, tornando ad allenare chissà, magari l’Alessio farà carriera e si misurerà con top club autentici. Non funziona però questo pensiero, svaluta eccessivamente i trascorsi passati, se ritornando alla Juve del Tacchinardi calciatore pensiamo a squadroni quali Parma (quello di Scala e Ancelotti), Lazio (Zeman, Eriksson), Roma (Zeman), senza dimenticare Inter, Fiorentina e Milan che, certamente, tanto peggio del pur fortissimo Napule di Sarri, beh a quei tempi non giocavano. No?

Tacchinardi ha poi detto che gradirebbe vedere Cuadrado giostrare nel ruolo di laterale destro basso al posto di Sturaro o Lichtsteiner. Per la cronaca anni fa, l’allora coach della Fiorentina Montella provò, ma con scarsi risultati, il colombiano nel delicato ruolo un tempo conosciuto come quello del terzino.

Juventino dentro, l’illustre ex Tacchinardi ha difeso l’operato della Juventus al recente calciomercato estivo. Più pungente invece l’altro ospite Giovanni Galli il quale, da buon conoscitore del football toscano ha dichiarato che il ruolo più congeniale di Bernardeschi è quello di giostrare dove ora gioca un certo Dybala.

Ebbene, sorprendente la risposta del general manager bianconero Marotta: <Bernardeschi è un giovane italiano di valore e certi acquisti vanno inquadrati in prospettiva futura>. Ma … vuoi vedere allora che Dybala partirà la prossima estate considerando che, il suo erede, ecco la Vecchia Signora l’ha già in casa?

Stefano Mauri

 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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