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Una Cremo bella, fatale, ma … non letale grazia il Pescara e prepara il big match

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Sì, indubbiamente la squadra che sabato scorso, al termine di un match non avvincente, peccato che il folto pubblico meritava una netta vittoria grigiorossa, dinanzi al quotato Pescara allenato da Zeman non è andata oltre lo 0 -0 ecco è stata una Cremonese bella, fatale, ma … non letale.

Alla Cremo guidata da Tesser (in panchina si è mosso più di tutto il Pescara messo insieme, ndr) è insomma mancato il guizzo, il colpo da Ko, quell’istinto da killer che consente, in particolare in serie B, ecco di mettere al tappeto l’avversario quando è alle corde. Si perché per buona parte del primo tempo gli abruzzesi zemaniani (dov’è finito il suo football travolgente?) sono stati frustati da Paulinho e soci, tatticamente superiori appunto dei pescaresi. Ma il gol non è arrivato e … alla fine, ironia del football, al novantesimo, solo un miracolo del portierone Ujkani ha evitato la sconfitta ai suoi compagni. Zero punti in graduatoria che onestamente, i Tesser Boys non avrebbero meritato.

Lunedì prossimo, la Cremonese sbarazzina farà visita al fortissimo Frosinone nel posticipo settimanale del torno cadetto. E proprio dall’esito di questa partitissima capiremo di che pasta è fatta la rosa allestita dal direttore sportivo Giammarioli.

Ciò detto complimenti ai neopromossi grigiorossi, fin qui protagonisti di un avvio di stagione convincente. Peccato però: col Pescara si poteva e doveva vincere. No?

 

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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