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Ha ragione Criscitiello su Juve, Verona e Benevento? L’Atletico Madrid su Barella

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Michele Criscitiello, giornalista di razza di Avellino (terra magica l’Irpinia), esperto di calciomercato (lui è la “Volpe”, il bravo Pedullà il “Gatto” del mercato pallonaro italico, ndr), editorialista del sito Tuttomercatoweb e, soprattutto deus ex machina dell’emittente televisiva Sportitalia, sostiene che, udite … udite alla Juventus vincere in Italia non può e non deve più bastare. Già i bianconeri dovrebbero giocarsela alla pari in Europa con Real Madrid e Barcellona per essere considerati grandi sul serio, ma alla recente campagna estiva del calciomercato (sempre secondo il buon Criscitiello) la rosa allenata da Allegri, rispetto a quella dello scorso campionato, ecco si è tutt’altro che rinforzata, con reparti quali difesa e centrocampo che, dalla campagna acquisti – cessioni, fondamentalmente si sono indeboliti. Per Michele Crscitiello, l’errore grosso (finalmente un giornalista calcistico c’entra la questione: chapeau) della premiata ditta Marotta & Paratici è stato quello di cedere, nell’estate 2014, il fortissimo Vidal. Mentre Higuain (Criscitiello Dixit e altro sacrosanto colpo di luce) non è uno che risolve da solo le partite che contano. Dybala? Per l’anchorman avellinese è un talento che diventerà fenomeno quando incederà in Champions League.

Nell’editoriale ultimo sul sito www.tuttomercatoweb.com, l’acuto Criscitiello ha scritto che Hellas Verona e Benevento dovrebbero o potrebbero cambiare a breve i rispettivi allenatori Pecchia (Guidolin o Di Carlo le nomination) e Baroni (De Zerbi e Ballardini i suggerimenti per il management beneventano). Mah, vuoi vedere che anche in questa fattispecie, Criscitiello (ha fiuto e guizzo) tutti i torti non ha?

Dulcis in fundo occhio al promettentissimo centrocampista del Cagliari Nicolò Barella. Roma, Inter, Milan e Juventus lo seguono con estremo interesse, ma il direttore sportivo dell’Atletico Madrid Andrea Berta, il Siviglia, il Monaco, il City, il Chelsea, l’Arsenal, lo United e il potentissimo procuratore (uno dei Potenti del football internazionale) Mendes, ultimamente … sì avrebbero messo gli occhi, per la gioia del suo procuratore, su di lui.

Stefano Mauri   

 

 

 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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