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Milano torna Capitale del football, ma tra Inter e Milan vince (forse)… Spalletti

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Quindi grazie ai soldi, cinesi per l’Inter, angloamericani per il Milan dato che, aspettando la Cina attualmente per il team rossonero garantisce il Fondo Elliot, ecco… Milano è tornata Capitale del calciomercato. E finalmente.

Chi è messo meglio tra nerazzurri e rossoneri?

La squadra milanista allenata da Montella (sa il fatto suo ed è preparato) ha cambiato tanti, forse troppi calciatori, ma non poteva fare altrimenti. Con Bonucci ha trovato il leader che cercava e il capitano che voleva, manca un … qualcosina a centrocampo e in attacco. Ma il mercato è lungo e potrà succedere di tutto. Fossimo nei panni di Fassone e Mirabelli (coppia da 10, fin qui sono stati bravissimi), mah un pensierino ad Ibrahimovic lo faremmo. Che ne dite?

Ha cambiato poco e certamente meno del Milan … l’Inter. E giustamente che il gruppo della scorsa annata, malissimo non era.

Dalle parti di Appiano Gentile e dintorni si sta lavorando tanto e bene: merito del nuovo tecnico Luciano Spalletti e del suo staff. E proprio l’ex allenatore della Roma, toscano rock, sulla carta potrebbe rivelarsi il migliore acquisto del sodalizio in orbita Suning. Lui in campo e Walter Sabatini a scovare talenti in giro per il mondo, indubbiamente rappresentano un, o meglio, il valore aggiunto. E se a questo contesto incoraggiante aggiungiamo che l’Internazionale (mai nome fu più azzeccato) dovrà pensare solo al campionato italiano, ecco, allora le sue quotazioni, pur leggermente, rispetto a quelle dei cugini rossoneri, sembrano messe meglio. No?

Stefano Mauri  

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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