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Juve prendi Milinkovic Savic e Thiago Silva o De Vrij, Bonucci? E’ il passato

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Allora detto che Bernardeschi, più di Douglas Costa è il giocatore che serviva alla Vecchia Signora e in particolare ad Allegri, ecco, se davvero vuole fare la voce grossa in Europa, la Juve deve fare ancora 4 sforzi, o meglio 4 colpi di mercato.

I nomi che servono?

I tre laziali Milinkovic Savic (o Emre Can del Liverpol), De Vrij (o in alternativa Thiago Silva del Psg o Savic dell’Atletico Madrid) e Keita (sempre che non rispunti l’opzione misteriosa Schick) risolverebbero tutti i problemi dei bianconeri. Ma trattare con Lotito, non dimentichiamo che il patron laziale non si piglia col general manager juventino Marotta, non è e non sarà semplice.

A Max Allegri servirebbe inoltre un laterale difensivo destro di livello e prospettiva europea, per intenderci uno del calibro di Cancelo (o di Vrsaljko dell’Atletico).

Solo inserendo altri 4 innesti, cedendo i vari Rincon, Lemina e uno tra Asamoah e Litchsteiner come eventuali contropartite la Juventus farà la voce grossa pure in Champions.

In Italia invece gli Allegri Boys restano i favoriti, Inter, Roma, Napoli e Milan permettendo, per la volata tricolore.

Bonucci al Milan regala velate frecciate ai suoi ex compagni?

Leonardo ormai è il passato e non è neppure tanto rimpianto nello spogliatoio. Soprattutto per questo Marotta e Paratici devono prendere un sostituto all’altezza, fermo restando che Benatia se la salute lo sosterrà è un top player. Dybala? Al Barcellona o al miglior offerente solo dietro il pagamento di oltre 110milioni di euro.

Stefano Mauri

 

 

 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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