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Juve: Matic e Keita. Morata al Chelsea, Belotti al Milan, Schick all’Inter e il Gila?

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Allora se da un lato ecco, la cessione di Leonardo Bonucci al Milan, pur dolorosa può passare, d’altro canto è altrettanto importante sottolineare come, tale partenza pesante – pensante vada sostituita con l’arrivo di un top player dello stesso ruolo del Leo. No?

Ergo, sostanzialmente, la Vecchia Signora non faccia l’errore, già fatto rispettivamente uno e due anni fa allorquando, sbagliando, non sostituì degnamente le partenze dei vari Pirlo, Vidal e Pogba. Capito?

Qualche nomination in grado di non far rimpiangere Bonucci? Manolas, Caldara (che dovrebbe arrivare all’ombra della Mole tra un anno), De Vrij e Garay. Ma pure il pupillo, ai tempi comuni milanisti di Allegri,Thiago Silva non sarebbe male.

A Torino, sfumato Schick misteriosamente approdato all’Inter, con Szczeny, De Sciglio, Douglas Costa, Matic e Favilli arriverà presumibilmente Keita. Ma urgono due difensori: un laterale destro e un centrale.

L’attaccante spagnolo ed ex juventino Morata (beffando il team milanista che lo voleva) è il un nuovo acquisto del Chelsea di Antonio Conte. Il Milan andrà su Gallo Belotti.

L’ex centravanti e bianconero mancato (ai tempi Luciano Moggi bocciò lui e Prandelli impedendo il loro sbarco a Torino) del Milan Alberto Gilardino, rifiutato l’ingaggio (che gentilmente il generoso Cavalier Arvedi gli avrebbe concesso) di 500mila euro l’anno per due stagioni, in pratica ha respinto l’assalto della Cremonese ed è (quasi) il nuovo esperto attaccante del Venezia dell’amico Pippo Inzaghi.

Stefano Mauri

 

 

 

 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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