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La Juventus? Ha una voglia matta di vincere la Champions e farà uno squadrone

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La Juve? La rabbia e la delusione di Cardiff, laddove il Real Madrid passeggiando sui bianconeri si è aggiudicato la Champions League meritatamente, beh sono sensazioni difficili da assimilare e smaltire.

Così il presidentissimo Andrea Agnelli (siamo sicuri che resterà alla presidenza ancora per tanto tempo?) e l’amministratore delegato Marotta, confermando con aumento (era proprio necessario?) cospicuo e il prolungamento di contratto mister Max Allegri, ecco proprio al trainer livornese hanno affidato una mission specialissima. Quale?

Quella di ritornare subito, tra un anno in finale e… stavolta però vincerla quella benedetta, maledetta, ambita, sognata, desiderata, applaudita (ahimè dagli altri) Coppa dei Campioni.

Messi in saccoccia soldi e l’allungamento contrattuale, Allegri si è detto pronto a riprendere la strada interrotta in Galles tra un mese, a partire dalla prossima metà di luglio allorquando l’annata agonistica riprenderà. Ma a differenza delle altre volte e degli altri incontri col management juventino, questa volta il frizzante tecnico livornese ha avanzato richieste precise facendo i nomi.

Fabinho o Strootman, Di Maria, Bernardeschi, De Sciglio, N’Zonzi o Tolisso o Iniesta oppure Fabregas o Matic e il portiere Szczesny: queste, oltre alla riconferma dei Big Bonucci, Alex Sandro, Mandzukic, Dybala, Khedira, Higuain, Pjanic e Dani Alves, le nomination avanzate da Allegri.

Udite, udite, mai come quella che si annuncia all’orizzonte, in prospettiva europea, per la Vecchia Signora sarà una stagione da non bucare. Questo non vuol dire che gli Allegri (ma non troppo che se non farà benissimo in Champions sarà costretto ad andarsene) Boys snobberanno il campionato (Inter e Napoli reciteranno la parte degli attori favoriti), ma significa che la Champions è ormai, da quelle parti di Torino, un’ossessione audace.

Stefano Mauri

 

 

 

 

 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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