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Il Derby? Altro che pareggio, il vero vincitore è Montella, intanto Berlusconi …

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Il derby di Milano, ufficialmente è terminato in parità, ma il vero vincitore, alla fine è il trainer rossonero Vincenzo Montella bravo, profondo, acuto e innovatore a dare un gioco alla sua squadra priva di stelle.

L’Inter invece ha certamente più qualità in campo, nel senso che qualche calciatore bravo, rispetto al Milan, in rosa, mister Pioli a disposizione, beh ce l’ha, quindi, alla lunga, il terzo posto, per il sodalizio nerazzurro interista resta alla portata. No?

A margine della stracittadina meneghina, Silvio Berlusconi, col closing coi cinesi (data dichiarata 13 dicembre) alle porte questo è stato il suo ultimo derbyssimo da patron, come al solito ha rilasciato qualche dichiarazione piccante. Cosa ha detto ai media il presidentissimo Silvio? Ecco il suo pensiero riassunto in poche parole: <Rimango presidente se incido su mercato e schemi e Galliani deve restare>.

La nuova misteriosa cordata della Cina pronta a rilevare il club del “Diavolo” non ha dato tanto peso alle parole del Berlusca, anzi, in Oriente sono impegnatissimi (attenzione: non mancherebbero le difficoltà) a preparare gli ultimi, fondamentali dettagli per ultimare la scalata alla blasonata società italiana. Ciò detto vivissime congratulazioni a Vincenzo Montella, allenatore capacissimo (con Allegri, Conte, Ancelotti, Spalletti, Di Francesco e Giampaolo tra i migliori d’Italia) tornato, da bravo aeroplanino a volare dopo il recentissimo (ormai passato) mezzo fiasco sullo sponda doriana genovese.

Stefano Mauri 

 

 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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