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Raiola Re del Mercato, Juve Regina d’Italia, Inter che caos in società, Milan, mah

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Tutti in piedi ad applaudire, volenti o dolenti, Mino Raiola, procuratore scaltro come una volpe, Re del calciomercato, e, soprattutto, grazie ai colpi Ibrahimovic e Pogba, (bravissimo) deus ex machina indiretto del nuovo Manchester United allenato da Mister Mourinho, pezzo da novanta, per la cronaca, della scuderia Mendes, agente portoghese …  antagonista del buon Mino. A proposito, Raiola (il suo sogno? Acquistare una società di calcio) vorrebbe ora girare alla Juventus, Regina d’Italia (con le rivali in difficoltà) grazie a dirigenti del calibro di Marotta (La Volpe) e Paratici (Il Gatto), il centrocampista francese Matiudi (che il Psg gradirebbe tenere). Ma la Vecchia Signora continua a monitorare Witsel (in pole position), Diawara, Biglia, Luis Gustavo, Matic e Sissoko. Senza dimenticare i vari De Sciglio e Barbosa nel mirino del diesse Paratici da settimane.

Inter? L’affaire Mancini, di fatto (già) separato in casa da tre mesi è stato gestito malissimo, ora la palla passa a Frank de Boar, tecnico tosto, creativo e visionario olandese (atipico) che alla poesia predilige la grammatica essenziale. A Milano, sulla sponda nerazzurra del Naviglio è atteso da un compito arduo, lui però sa il fatto suo. Ciò detto, l’Internazionale intesa come società deve strutturarsi subito al meglio che tra Thoir in uscita, Suning in entrata e Moratti sospeso, ecco, non si capisce, come testimonia il caso Mancini, chi detta la linea.

Il Milan? Il manager Fassone è al lavoro, ma ha bisogno di tempo, ma i tempi stringono, ergo, urge una svolta.

Stefano Mauri

 

 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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