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Orgasmo azzurro: Conte e gli azzurri battono la Spagna e un brutto arbitraggio

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Un’Italia, fantastica, arrembante, stupenda, orgasmica, a tratti favolosa, a volte persino sprecona quindi, elimina meritatamente, al termine di una contesa arrapante, una Spagna orrenda, mai in partita (se non verso il novantesimo), spesso e volentieri troppo tutelata da un arbitro inguardabile.

E adesso ai quarti sarà Germania – Italia, ma bisognerà essere più cattivi, che i tedeschi non saranno molli come gli spagnoli e Thiago Motta (voto 3) mancherà per squalifica.

Siamo dunque ora tutti sul carro, sport preferito da noi italici, del, anzi, con Antonio Conte, commissario tecnico diventato, nel giro di un mese, un vero fenomeno, un portatore sano di “Contismo”, corrente calcistica meglio del “Cholismo” e più allegra del noioso “Guardiolismo”.

Ricordate a metà maggio, quando diramò la prima lista dei convocati? Nessuno avrebbe scommesso un euro sul trainer e sui suoi ragazzi; oggi quella italiana è una delle migliori rappresentative di questo Euro 2016.

Che Italia è stata quella che ha messo sotto le Furie Rosse rivelatisi, nella fattispecie, furetti miti?

Sugli scudi l’orgasmico Conte (voto 10 e lode è immenso) e con lui Buffon (voto 10 miracoloso), Chiellini (7,5 per la rete), Giaccherini (7), Pellè (8,5 per il 2 a 0) Eder (6,5), De Siglio (7) e l’acciaccato De Rossi (6,5). Il resto della truppa è da sufficienza piena, ma negli ultimi minuti alla Spagna è stato concesso troppo, per fortuna è arrivato Pellè.  E tantissimo, con occasioni che andavano solo soffiate in rete si era sbagliato prima.

Ciò detto bravi azzurri, comunque finirà avete già vinto il vostro europeo.

Stefano Mauri

 

 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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