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Inizia l’Europeo in Francia. Favoriti i padroni di casa, ma occhio a tedeschi e inglesi

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Detto che essenzialmente i pronostici sono fatti poi per essere sostanzialmente smentiti dai fatti, beh i padroni di casa della Francia, sulla carta sembrano i grandi favoriti per laurearsi, più o meno tra un mese, nuovamente campioni d’Europa. E l’Italia? Tecnicamente non è messa bene, ma se il blocco difensivo juventino reggerà, ecco allora gli azzurri del Ct“inglese”, nel senso che tra qualche giorno inizierà ad allenare il Chelsea, Antonio Conte potrebbero recitare la parte della mina vagante del torneo. E pure l’Inghilterra allenata da quella vecchia volpe di Hodgson ha le carte in regola per stupire: con un po’ di fortuna, ecco sorprendentemente, la vecchia England potrebbe arrivare in finale proprio con la nazionale francese allenata dal sergente di ferro Deschamps. Sì perché il gruppo francese, col collaudato modulo del 4-3-3 (ma non facciamoci fregare da moduli e numeri che poi contano: atteggiamento in campo, calciatori, cuore, passione, grinta, voglia, tecnica e fortuna, ndr), con Pogba che ha una voglia matta di consacrarsi (e accasarsi al Real Madrid?), con gli attaccanti Griezmann (deve riscattare la finalissima di Champins persa col suo Atletico), Martial, Coman, Giroud e Payet, coi centrocampisti Kantè e Matuidi è messa bene. Naturalmente Germania (macchina quasi perfetta costruita per vincere e densa di talentuosi centrocampisti alla “brasiliana”), la poc’anzi menzionata Inghilterra, Spagna (attenzione a dare per morti gli spagnoli), Belgio (o trovano il guizzo stavolta, oppure difficilmente i belgi riusciranno a ripetersi nel medio periodo) e Portogallo permettendo. Davvero l’Italia non ha nessuna speranza di rivivere le magiche, uniche notti mondiali 2006? Mai dire mai, ma francamente …dovessero i Conte Boys conquistare i quarti di finale sarebbe già un successo. A questo punto aggiungiamo che, se poi, ipoteticamente e incrociando le dita, la proiezione ottimistica dei quarti fosse superata, ecco allora cadrebbero tutti i pronostici e le previsioni. Ergo buoni Europei a tutti e Forza Azzurri!

Stefano Mauri

 

 

 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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