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I 10 TRUCCHETTI (DI STILE) PER FARSI ASSUMERE

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Hai presente quella sensazione di ansia misto incazzatura che ti pervade quando vedi il raccomandato di turno che viene assunto al tuo posto?

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Beh, forse lui in realtà non era né raccomandato né tanto meno fortunato, ma probabilmente era a conoscenza del fatto che ben il 70% dei selezionatori ad un colloquio di lavoro in ufficio o in azienda decidono se verrai assunto già nei primissimi minuti.

Mentre addirittura il 30% di loro decide nei primi 30 secondi. 30 secondi! SI, HAI CAPITO BENE.

Quindi, nemmeno il tempo di chiudere la porta e di dire “Buong…” e potresti già essere stato virtualmente scartato. Meglio evitare, no?

E’ chiaro quanto in questa situazione “l’abito fa il monaco”. Una  buona preparazione culturale e professionale è sempre necessaria, questo è ovvio, ma spesso potrebbe non bastare.

Ecco i 10 trucchetti di stile per fare colpo al colloquio di lavoro in ufficio, per lo meno fino a che aprirai bocca:

 

1. VESTIBILITA’ DELL’ABITO

Scegli un abito che ti faccia sentire a tuo agio e che abbia una vestibilità confortevole, onde evitare di apparire goffo ed impacciato nei movimenti. Un abito su misura sarebbe l’ideale.

Se sei un fissato di palestra e vivi con la spasmodica esigenza di fare show off mostrando il tuo fisico prorompente a tutte le ore del giorno e indossi quindi maglie e pantaloni aderenti NON VA BENE.

Se proprio vuoi fare colpo sulla segretaria indossando un outfit fasciante sfoggiando il tuo fisico titanico, aspetta di essere assunto e broccolaci pure la volta dopo.

 

2. ABITO IN LINEA CON LA STAGIONE

Opta per un tessuto dal peso idoneo alla stagione in cui si svolge il colloquio. Ad esempio un cotone in estate e un fresco lana in inverno. Se per caso però nell’armadio custodissi gelosamente quel meraviglioso abito in flanella a cui sei particolarmente legato, valuta bene la temperatura esterna. Presentarsi ad un colloquio di lavoro con 40 gradi indossando un abito dal peso invernale non è una scelta grandiosa.

Rischieresti di fare la figura di un pollicino post moderno che anziché lasciare le molliche di pane sgocciola. Te lo sconsiglio vivamente.

 

3. QUANDO ESSERE UN HIPSTER E’ UN RISCHIO

Tieni alla tua barba più di un figlio? Hai dei baffi talmente folti da sembrare Freddy Mercury? Bene, probabilmente sei un hipster e per affrontare un colloquio di lavoro in ufficio e tutto fuorché un vantaggio. Ti suggerirei di rasarti la barba, ma entrambi sappiamo benissimo che non lo farai mai, nemmeno sotto tortura.

Ti consiglio allora di presentarti almeno con barba e baffi ipercurati: chissà forse il selezionatore è cresciuto guardando Heidi e ti scambierà emozionato per nonno Alm.

 

4. LA STRETTA DI MANO

Presentarsi stringendo la mano vigorosamente e guardando negli occhi il selezionatore sono elementi BASILARI per la ipotetica riuscita del colloquio. Ovviamente se il tuo idolo è Ken Shiro evita di frantumargli le falangi delle dita, né tanto meno dagli la mano in modo molle e insicuro. Guardati “Over the top” per prendere spunto su come migliorare la tua stretta. Mano molle e magari sudaticcia uguale scartato.

 

5. EVITA GIOIELLI E ACCESSORI

Indossa se vuoi un orologio classico ed elegante. Ok anche la fede nuziale e un anello di fidanzamento purché sia di linea semplice.

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Al bando braccialettini della prima comunione, catenine con croci o raffigurazioni bibliche in leghe pacchiane e soprattutto no ad anelli con teschi, dragoni o serpenti.Non riuscite a farne a meno? Raccontatelo al disoccupato che dorme davanti alla stazione centrale, anche lui li adora.

 

6. L’OLFATTO: PERICOLOSO ALLEATO

Sei in panico e decidi di sfrondare l’ansia da prestazione pre-colloquio iniziando a fumare duemila sigarette. Risultato? Entrerai al colloquio puzzando come un minatore turco. Evita perciò di fumare prima, piuttosto mangiati un po’ di cioccolato e fumati una stecca solo dopo, magari per festeggiare l’assunzione. Lo stesso vale per profumi, dopobarba e deodoranti troppo penetranti.

 

7. LA SCARPA GIUSTA

La scelta della scarpa è da secoli una decisione che divide. Ti consiglio di andare sul sicuro indossando un modello classico, magari british style con la stilosa coda di rondine sulla punta in una variante cromatica rassicurante. Nero su tutte.

Vuoi rischiare indossando una scarpa di un colore sgargiante? Liberissimo di farlo, gli artisti di strada che ballano il tip tap cominciano a scarseggiare.

 

8. SCARPE IN TINTA ALLA CINTURA

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Il più classico dei consigli, tanto banale quanto fondamentale. Se ti trovassi di fronte ad una donna selezionatrice prega di aver seguito questo consiglio. A loro non sfuggeNIENTE.

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9. ORDINE E PULIZIA

Mi sembra scontato, ma è sempre meglio sottolinearlo. Cravatta, pantalone, giacca e camicia devono essere perfettamente pulite e stirate. Idem vale per le scarpe, lucide e splendenti.

La macchia di sugo della pasta della nonna sulla camicia, non ti farà guadagnare punti sperando di passare per un affezionato alla famiglia, ma finirai soltanto per essere scartato tempo zero.

 

10. W LA MANICURE

Le mani sono importantissime specialmente per chi gesticola e noi italiani siamo i maestri in questa nobile arte. La tua preparazione e simpatia potrebbero trasformarsi in qualcosa di astratto e vacuo, però, se le tue mani fossero curate come quelle di maniscalco.

 

 

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Alessandro Politi

Nato nel 1988 nella splendida Milano, da nove anni faccio il giornalista. Amo follemente viaggiare. Ho lasciato l’Italia per conoscere il mondo molto presto. Appena diciannovenne, infatti, ho avuto le prime esperienze internazionali come PR collaborando con alcuni tra i migliori club del Mondo in città come: Miami Beach, Shanghai, Innsbruck, Ibiza, Formentera, Londra, Cannes e chiaramente anche nei migliori club di Milano. Tornato in Italia, ho continuato la mia carriera professionale come giornalista e PR nell’organizzazione di eventi high profile. Ogni venerdì conduco in diretta "La classe non è acqua", in onda in streaming su Intelligo TV e prossimamente su SKY. Su VERDE Radio dispenserò consigli di stile, con interviste a stilisti emergenti e designer. Il mio blog è alessandropoliti.net.

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