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Come comprare dal racket una casa abusiva per 500 euro

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«Cinquecento euro e la casa è tua. Non per un mese o due… per sempre». Questa la promessa (concreta, con presentazione dell’appartamento dotato di allacciamento abusivo alla rete elettrica) di un giovane marocchino alla cronista infiltrata nel caseggiato Aler di via Bolla 42, a Milano, dove metà degli inquilini è abusiva e l’altra metà è vittima, oltre che di furti di corrente, anche di angherie e minacce. Il servizio è firmato da Raffaella Fanelli, già cronista d’assalto autrice del libro Intervista a Cosa Nostra.

Fanelli: “Il mio faccia a faccia con Cosa Nostra”- LEGGI | VIDEO

COME FUNZIONA IL RACKET- Nell’inchiesta dal settimanale viene documentato, forse per la prima volta, come agisce il racket delle case popolari a Milano, un fenomeno presente non solo in questo palazzone all’estremo nord ovest della città, ma anche a Quarto Oggiaro, Niguarda, San Siro e in molte altre zone.

IL PICCOLO BOSS- Il piccolo boss ha spiegato a OGGI, offrendo un bilocale decisamente sporco e persino privo della porta del bagno, ma comunque abitabile dopo un normale lavoro di pulizia e tinteggiatura: «La porta l’hanno portata via gli inquilini che c’erano prima. Però hai già luce e gas. Per i controlli ci avvisa una nostra amica, per quella mezz’ora può ospitarti. Chiede 100/200 euro… e quando i poliziotti o quelli dell’Alea vanno via, rientri. Così nessuno ti chiede i documenti».

LE DENUNCE- OGGI ha raccolto anche le denunce degli inquilini regolari, esausti per la situazione e la mancata risposta delle autorità. «Tutti i giorni devo scendere nelle cantine a controllare il mio contatore per evitarmi bollette da migliaia di euro», dice un anziano condomino. «Da quando ho denunciato il racket delle occupazioni ho subito insulti e minacce», racconta un’altra signora.

L’ASSESSORE- Infine, dice a OGGI l’assessore alla Casa del Comune di Milano Daniela Benelli: «Aler ha squadre di ispettori per monitorare la situazione degli edifici: è evidente che questo compito è stato svolto male». Replica Aler, che possiede e gestisce circa 100 mila alloggi di edilizia residenziale pubblica: «Noi denunciamo alle autorità tutti gli episodi di violenza ed effrazione che avvengono negli stabili: sono le forze dell’ordine a dover intervenire».

CON 500 EURO LA CASA E’ TUA- E mentre ci si rimpallano le responsabilità e nessuno interviene, come ha documentato OGGI bastano 500 euro e il “contatto giusto” per prendersi un alloggio (probabilmente negandolo a chi ne ha diritto).

 

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